Piccolo glossario sulle Pelli
24 Aprile, 2015
La qualità della pelle è legata alla razza, al sesso e al tipo di vita dell’animale stesso, all’età e dove ha vissuto, la temperatura ambientale circostante, all’allevamento al quale è stato sottoposto e anche al tipo di alimentazione. Tutti questi fattori determinano la qualità e struttura della pelle. Si suddividono poi le pelli di maschio e pelli di femmina.
Per curiosità si possono definire:
Una vacca può vivere anche 18/20 anni anche se normalmente vengono macellate intorno ai 6/8 anni di vita e producono una media di 5 vitelli. Come noi umani hanno 9 mesi di gestazione. Per questo una pelle di vacca risulta avere una fibra più debole, essere più sottile e avere un fiore più difettoso.
Ci sono varie cause che portano alla creazione di “segni” o cicatrici sulla pelle considerati poi difetti.
L’allevamento ad esempio: l’animale può procurarsi delle lesioni grattandosi sulle recenzioni che di solito sono di legno o filo spinato, oppure graffiandosi su arbusti e spine per chi vive allo stato brado oltre che ai difetti dovuti al trasporto prima della macellazione.
Anche il contadino può danneggiare la bellezza della pelle: può pungere l’animale con i forconi e creare i famosi pungoli (micro forellini), può marchiare a fuoco l’animale, pratica che viene ancora usata in vari paesi soprattutto nel Sud America. Inoltre la mancanza di pulizia negli allevamenti, può causare bruciature sulla pelle dovute all’urina e allo sterco che fermenta.
L’animale può subire anche l’attacco di parassiti come zecche e pidocchi, oppure può avere piccole imperfezioni dovute a porri, verruche, macchie della pelle.
Anche la salatura e la conservazione della pelle grezza può causare gravi difetti al fiore della pelle in quanto, essendo un prodotto naturale e vivo, se non è salato nei tempi giusti è soggetto a deterioramento.